Questo post (e il successivo) è KJ dedicato a chi sta pensando di avvicinarsi al karate, e a chi già lo pratica, e vuole ravvisarne le principali fasi di allenamento. Viene riprodotta una “lezione-tipo”, che illustra tutte le fasi proprio come in palestra.

Iniziamo dunque dal rituale saluto, prima di tutti gli allievi al maestro, poi tra gli atleti. Buona lezione!

La ginnastica taiso

Bambini, adolescenti e adulti: per tutti, prima dell’attività tecnica, è essenziale una buona preparazione atletica. La prima parte della lezione è dedicata al riscaldamento generale (corsa, saltelli…); per i piccoli, un percorso a ostacoli contiene esercizi di coordinazione neuromotoria in forma di gioco.

Si passa poi al lavoro sui vari gruppi muscolari e sulle articolazioni: addominali, gambe, spalle, braccia, curando sempre molto la respirazione.

Obiettivo: potenziare ed elasticizzare il corpo.

I fondamentali – Kihon

Come ogni sport, il karate ha i suoi “fondamentali”:

  • – tecniche di attacco di mani/braccia (pugni, colpi di gomito, con il taglio della mano…) e di piedi/gambe (calci frontali, laterali, circolari, all’indietro, a uncino, colpi di ginocchio…);
  • – parate: bloccanti (alta, media, bassa, circolare),devianti o schivanti;
  • – sbilanciamenti e proiezioni dell’avversario.

L’allenamento sui fondamentali offre il repertorio tecnico di base, che sarà poi applicato nel combattimento e nel kata.

Combattimento libero – Jyu Kumite

I fondamentali vengono poi applicati con l’avversario.

Obiettivi: sviluppare i requisiti tecnico-atletici del combattimento (velocità, precisione, potenza…) e prendere confidenza con gli aspetti emotivi e morali: lealtà, rispetto dell’avversario, coraggio, impegno per superare i propri limiti, lotta.

Lo sport si fa così educazione al confronto, includendo i valori di accettazione sia della vittoria sia della sconfitta. La forma agonistica è molto adatta anche ai bambini, grazie alle protezioni che rendono l’allenamento sicuro e divertente.

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